Tutto parte da una domanda: cosa accadrebbe alle mani del pianista se non dovesse più vedere, se i suoi occhi fossero nel buio assoluto? Da qui Cesare Picco, uno dei pianisti più amati d’Italia, decide di dare vita ai suoi «Blind Date», ossia appuntamenti in cui un concerto di piano solo si trasforma in un’esperienza sensoriale. Il teatro è immerso nel buio più assoluto, il musicista si siede al piano in un ambiente completamente privo di luce e comincia a suonare. Questo è «Blind Date – Concert in the Dark»: un concerto che Picco ha ideato nel 2009 e che porta in giro per il mondo stimolando sempre più persone a ritrovare il puro piacere dell’ascolto.
Dietro quello che può sembrare un semplice esperimento concertistico, ci sono invece riflessioni e idee sul concetto di musica e fruizione, di esecuzione e ascolto. Dopo diverse date, tutte sold out, Cesare Picco racconta cosa accade tra il palco, le sue dita, gli ascoltatori e le loro emozioni, tracciando un percorso che racconta come la musica possa aprire spazi e silenzi che non sempre siamo in grado di ascoltare in condizioni “normali”. Musica nel buio, il racconto della sfida ai propri limiti, il resoconto di un viaggio intimo e personale che ha saputo coinvolgere migliaia di persone, nel sorprendente abbandono al puro ascolto della musica e di se stessi.
“Blind date è un’improvvisazione di pianoforte in pubblico, al buio, buio completo. In un libro Picco racconta il senso di quell’idea, la storia della sua costruzione e delle sue implicazioni ideali e pratiche” - Il Post.it